domenica 29 giugno 2014

LGBT - Gay Tarot

Sabato si sono svolti diversi gay pride in molte città italiane, forse passati un po' in sordina, in quanto non c'è stata una manifestazione unica a livello nazionale. Si sa, su certe questioni la politica è cieca, non è questo comunque il luogo dove dibattere su questo argomento, qui si tratta di tarocchi e quindi è di questo che vi parlerò.

Nel variatissimo mondo dei mazzi di tarocchi non potevano mancare quelli sulla sessualità, più specificamente dedicati ai gay. I "Tarocchi Gay" sono stati creati da Lee Bursten, che ha curato l' impostazione della raccolta, e dall' artista italiana Antonella Platano, autrice delle tavole. Perché dedicare i tarocchi all' universo omosessuale maschile? «Perché - rispondono gli autori - come minoranza oppressa, in molti casi con il rischio di perdere il lavoro, la casa, la libertà o persino la vita a causa della loro identità sessuale, i gay meritano un mazzo di tarocchi che possa fornire loro una via non minacciosa attraverso cui esplorare i temi dei rapporti, e del come relazionarsi con una società il cui atteggiamento varia tra indifferenza e ostilità».

Per questo i Tarocchi Gay «enfatizzano aspetti di indipendenza, autosufficienza, autostima e di immagine positiva di sé», oltre naturalmente a carte «che rappresentano gli aspetti negativi della vita». Se, infatti, nell' arcano del «Sacerdote» un prete benedice due giovani che si tengono per mano, nella «Rivelazione» un ragazzo parla ai genitori visibilmente contrariati; poche le concessioni alla sessualità: nella «Luna» due uomini si baciano in un letto, mentre negli «Amanti» un bianco e un nero, nudi fino alla cintola, si scambiano una carezza. Questo non è l'unico mazzo che tratta di queste tematiche, ma l'unico creato in Italia dalla casa editrice Lo Scarabeo. Sinceramente lo considero più da collezione che per divinazione, trovo comunque i tarocchi classici adatti ad ogni tipo di questione.

 

 

sabato 14 giugno 2014

Arte, cultura, tarocchi

Con l'inizio di Giugno molti partiranno per le vacanze, quindi ho pensato di dare qualche spunto su dove andare per ammirare dal vivo alcuni mazzi di tarocchi, un percorso tra arte e cultura.
A Bergamo si trova L'Accademia Carrara di Bergamo, uno dei più famosi musei d'Italia, la pinacoteca con oltre 1800 dipinti di artisti quali Pisanello, Botticelli, Giovanni Bellini, Mantegna, Raffaello, Moroni, Baschenis, Fra Galgario, Tiepolo, Canaletto e Piccio, conserva anche un famosissimo mazzo di tarocchi, forse il mazzo per eccellenza, si tratta del Mazzo "Pierpont-Morgan Visconti-Sforza" ,composto da 74 carte di dimensione 175x87 mm, suddivise in 20 Arcani Maggiori e 54 Arcani Minori mentre 4 carte sono andate perdute.
Le illustrazioni sono rappresentate in elegante tardogotico e spiccano su un fondale rosso cremisi con punzonature in argento, miniate in lamina d'oro. All'Accademia vengono conservate 26 carte di questo mazzo; 35 carte si trovano nella Biblioteca Pierpont-Morgan di New York e le restanti 13 presso una collezione privata, la collezione Colleoni sempre a Bergamo.
Questo è il link per ulteriori informazioni clicca qui
Vicino Bologna, nel comune di Riola, si trova il Museo dei Tarocchi. Qui sono esposti mazzi di ogni genere, creati da vari artisti italiani ed esteri, possono essere ammirati mazzi futuristici e di stampo più classico, di cui molti a tiratura limitata e firmati direttamente dall'artista. Il museo è collocato in un suggestivo palazzo storico del 1600, completamente restaurato, immerso nel verde.
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A Garavicchio, nel comune di Capalbio, troviamo il Giardino dei Tarocchi.
Ventidue gigantesche sculture multicolori, alcune anche abitabili, ispirate ai 22 arcani maggiori dei tarocchi. Un'opera monumentale, firmata dalla scultrice franco-americana Niki De Saint Phalle, che nel 1979, ideò il Giardino dei Tarocchi. Esso è ispirato al meraviglioso Parc Guell dell'architetto Gaudi' a Barcellona. In questo giardino esoterico, sono rappresentate le 22 carte dei Tarocchi (Arcani maggiori) in ciclopediche sculture, alte circa 12/15 metri, ricoperte di mosaici in specchio, vetro pregiato e ceramiche. Il giardino è costruito nelle meravigliose colline toscane, precisamente nella tenuta di Garavicchio Comune di Capalbio. Quando sarete in zona seguite i cartelli marroncini che lo segnalano, poi essendo praticamente in mezzo al nulla, non sarà difficile imbattercisi. Eccovi il link clicca qui
Scendendo più a sud troviamo il Castello Ursino di Catania voluto da Federico II che sorse fra il 1239 ed il 1250.In questo museo è conservato uno dei primi mazzi di Tarocchi, detti appunto i Tarocchi di Castel Ursino. Questo mazzo è attribuito ad Alessandro Sforza e sono ricollegabili a quelli detti "del tipo Ferrarese". Si consideri al riguardo che Alessandro era il fratello di Francesco Sforza ed era duca di Pesaro (1445-73), città situata non lontano da Ferrara. L'attribuzione ad Alessandro Sforza è però dovuta allo stemma raffigurato sullo scudo del re di Spade.
Questi Tarocchi sono realizzati in cartoncino spesso, ottenuto con l'uso di una pressa e diversi fogli di carta. Una differenza importante con quelli viscontei è l'uso dei risvolti, piegati sul davanti e incollati per la lunghezza del bordo, grazie ai quali il fronte e il dorso delle carte rimanevano uniti. Le illustrazioni furono ottenute seguendo la stessa tecnica usata per quelli lombardi: una lamina d'oro lavorata con un motivo a punzone veniva applicata sullo sfondo, prima di dipingere le figure in primo piano con colori a tempera. In questi Tarocchi il motivo dello sfondo è un generico disegno floreale, privo di riferimenti alle imprese araldiche della famiglia di appartenenza.
Alcune carte numerali superstiti di questi Tarocchi sono molto simili a quelle del mazzo Visconti-Sforza Pierpont-Morgan di Bergamo: uno sfondo bianco, senza motivo punzonato, dipinto con fiori e foglie policromi.
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La saggezza delle nonne

Ho trovato questo scritto, poche righe intense e di una saggezza antica. Sono di una scrittrice messicana, Paola Klug. Intreccia la tua tris...