Tarocchi Visconti-Sforza

I Tarocchi che mondo affascinate...........in questo articolo non parlerò da dove provengono o come sono nati, le teorie sono molte e contrastanti, mi propongo di dare solo qualche accenno storico sul mazzo dei Tarocchi Visconti Sforza, che credo sia il mazzo italiano per eccellenza. Ormai di mazzi di Tarocchi c'è nè sono per tutti i gusti con le più svariate illustrazioni e temi, a mio avviso per i consulti i più adatti restano quelli nella loro forma più semplice, come possono essere appunto i Visconti Sforza. La maggior parte sono belli, accattivanti ma più adatti per un collezionista.

Di questo tipo di Tarocchi si conoscono principalmente tre mazzi, uno è quello denominato Visconti di Modrone che risulterebbe essere il più antico, oggi conservato alla Beinecke Library della Yale University di New Haven (USA). Quando venne descritto per la prima volta nel 1831 da Leopoldo Cicognara, il mazzo apparteneva alla contessa Amelia Visconti Gonzaga; venne venduto da U. Visconti di Modrone a Melbert B. Cary nel 1947 e confluì col suo lascito alla Yale University. Di questo mazzo sono rimasti 67 soggetti (11 trionfi, 17 figure e 39 carte non figurate).
Il mazzo conosciuto come Brera-Brambilla chiamato così in quanto Giovanni Brambilla lo trovò a Venezia nel 1900 e dal 1971 è di proprietà della Pinacoteca di Brera, le carte rimaste sono: fante e cavallo di coppe, fante e cavallo di denari, fante cavallo e regina di bastoni. Le carte numerate sono invece quasi complete, manca solo il 4 di denari.

Per ultimo il mazzo chimato Visconti-Sforza quello più completo arrivato fino ad oggi. Le prime tracce conosciute del mazzo risalgono al XVII secolo, quando il conte Ambiviani vendette 74 carte alla famiglia Donati che a sua volta le vendette ad Alessandro Colleoni alla fine del XIX secolo. La famiglia bergamasca quindi vendette 26 carte al conte Francesco Baglioni, che alla sua morte andarono all'Accademia Carrara di Bergamo, 35 carte alla biblioteca Pierpont-Morgan, mentre 13 carte restano ancor oggi in possesso della famiglia.