sabato 14 giugno 2014

Arte, cultura, tarocchi

Con l'inizio di Giugno molti partiranno per le vacanze, quindi ho pensato di dare qualche spunto su dove andare per ammirare dal vivo alcuni mazzi di tarocchi, un percorso tra arte e cultura.
A Bergamo si trova L'Accademia Carrara di Bergamo, uno dei più famosi musei d'Italia, la pinacoteca con oltre 1800 dipinti di artisti quali Pisanello, Botticelli, Giovanni Bellini, Mantegna, Raffaello, Moroni, Baschenis, Fra Galgario, Tiepolo, Canaletto e Piccio, conserva anche un famosissimo mazzo di tarocchi, forse il mazzo per eccellenza, si tratta del Mazzo "Pierpont-Morgan Visconti-Sforza" ,composto da 74 carte di dimensione 175x87 mm, suddivise in 20 Arcani Maggiori e 54 Arcani Minori mentre 4 carte sono andate perdute.
Le illustrazioni sono rappresentate in elegante tardogotico e spiccano su un fondale rosso cremisi con punzonature in argento, miniate in lamina d'oro. All'Accademia vengono conservate 26 carte di questo mazzo; 35 carte si trovano nella Biblioteca Pierpont-Morgan di New York e le restanti 13 presso una collezione privata, la collezione Colleoni sempre a Bergamo.
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Vicino Bologna, nel comune di Riola, si trova il Museo dei Tarocchi. Qui sono esposti mazzi di ogni genere, creati da vari artisti italiani ed esteri, possono essere ammirati mazzi futuristici e di stampo più classico, di cui molti a tiratura limitata e firmati direttamente dall'artista. Il museo è collocato in un suggestivo palazzo storico del 1600, completamente restaurato, immerso nel verde.
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A Garavicchio, nel comune di Capalbio, troviamo il Giardino dei Tarocchi.
Ventidue gigantesche sculture multicolori, alcune anche abitabili, ispirate ai 22 arcani maggiori dei tarocchi. Un'opera monumentale, firmata dalla scultrice franco-americana Niki De Saint Phalle, che nel 1979, ideò il Giardino dei Tarocchi. Esso è ispirato al meraviglioso Parc Guell dell'architetto Gaudi' a Barcellona. In questo giardino esoterico, sono rappresentate le 22 carte dei Tarocchi (Arcani maggiori) in ciclopediche sculture, alte circa 12/15 metri, ricoperte di mosaici in specchio, vetro pregiato e ceramiche. Il giardino è costruito nelle meravigliose colline toscane, precisamente nella tenuta di Garavicchio Comune di Capalbio. Quando sarete in zona seguite i cartelli marroncini che lo segnalano, poi essendo praticamente in mezzo al nulla, non sarà difficile imbattercisi. Eccovi il link clicca qui
Scendendo più a sud troviamo il Castello Ursino di Catania voluto da Federico II che sorse fra il 1239 ed il 1250.In questo museo è conservato uno dei primi mazzi di Tarocchi, detti appunto i Tarocchi di Castel Ursino. Questo mazzo è attribuito ad Alessandro Sforza e sono ricollegabili a quelli detti "del tipo Ferrarese". Si consideri al riguardo che Alessandro era il fratello di Francesco Sforza ed era duca di Pesaro (1445-73), città situata non lontano da Ferrara. L'attribuzione ad Alessandro Sforza è però dovuta allo stemma raffigurato sullo scudo del re di Spade.
Questi Tarocchi sono realizzati in cartoncino spesso, ottenuto con l'uso di una pressa e diversi fogli di carta. Una differenza importante con quelli viscontei è l'uso dei risvolti, piegati sul davanti e incollati per la lunghezza del bordo, grazie ai quali il fronte e il dorso delle carte rimanevano uniti. Le illustrazioni furono ottenute seguendo la stessa tecnica usata per quelli lombardi: una lamina d'oro lavorata con un motivo a punzone veniva applicata sullo sfondo, prima di dipingere le figure in primo piano con colori a tempera. In questi Tarocchi il motivo dello sfondo è un generico disegno floreale, privo di riferimenti alle imprese araldiche della famiglia di appartenenza.
Alcune carte numerali superstiti di questi Tarocchi sono molto simili a quelle del mazzo Visconti-Sforza Pierpont-Morgan di Bergamo: uno sfondo bianco, senza motivo punzonato, dipinto con fiori e foglie policromi.
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